Il regolamento del judo
Le regole del Judo per il 2024 mantengono molti aspetti fondamentali, ma sono state aggiornate per migliorare la sicurezza, l'equità, e il dinamismo durante le competizioni. Ecco una panoramica delle principali regole e cambiamenti:
1. Durata dei combattimenti
- Senior maschili e femminili: i combattimenti durano 4 minuti.
- Golden score: se al termine dei 4 minuti i punteggi sono pari, il match entra nel "golden score", un prolungamento senza limiti di tempo. Il primo atleta a ottenere un punteggio (waza-ari o ippon) vince.
2. Punteggi
- Ippon: È il punteggio più alto e chiude immediatamente l'incontro. Si ottiene con un lancio perfetto (grande proiezione, velocità, forza e caduta sul dorso dell'avversario) o immobilizzando l'avversario a terra per 20 secondi. Inoltre, anche una tecnica di leva o di strangolamento può portare a un ippon.
- Waza-ari: È un punteggio inferiore all'ippon, ma due waza-ari consecutivi portano alla vittoria (waza-ari awasete ippon). Si ottiene con un lancio meno perfetto o un'immobilizzazione di almeno 10 secondi.
- Hansoku-make (squalifica): Viene data per gravi infrazioni alle regole o per accumulo di tre shido (penalità minori).
3. Penalità (Shido)
- Shido: Le penalità shido vengono date per violazioni minori delle regole. Accumulare tre shido porta al hansoku-make (squalifica).
- Motivi comuni per lo shido:
- Passività: Non cercare di attaccare attivamente.
- Difese negative: Come evitare di combattere o afferrare il judogi in modo difensivo.
- Grips irregolari: Prendere la cintura o la parte inferiore della giacca senza attaccare.
- Uscire deliberatamente dal tatami: Se un atleta esce volontariamente dall'area di gara.
4. Tecniche vietate
- Tecniche di gamba: È vietato afferrare direttamente la gamba dell'avversario per proiettarlo, tranne in contropiedi o combinazioni dirette. Le tecniche di gamba classiche come kuchiki-taoshi o morote-gari possono portare a shido o hansoku-make.
- Tecniche pericolose: Sono vietate tecniche che mettono in pericolo la schiena o il collo dell'avversario, come cadute su testa o collo.
5. Groundwork (ne-waza)
- Il ne-waza (lotta a terra) è una parte cruciale del Judo, e le tecniche di leva (armbar) e strangolamenti sono consentite. L'immobilizzazione a terra (osaekomi) è un modo comune per ottenere un punteggio.
- Tempo a terra: Il combattimento a terra viene interrotto se l'arbitro ritiene che non ci siano progressi attivi nel cercare un punteggio. Tuttavia, se c’è attività, l’arbitro può lasciare continuare la lotta a terra più a lungo.
6. Grips (presa)
- Le prese sono fondamentali per controllare l’avversario e lanciare. Alcune prese, come la presa a una mano o prese atipiche, sono consentite solo se seguite da un attacco immediato. Le prese doppie alla cintura o ad altre parti del corpo sono penalizzate se non accompagnate da un attacco rapido.
7. Golden Score
- Se un combattimento finisce in parità dopo i 4 minuti, si entra nel "golden score". Il golden score non ha limite di tempo, e la prima azione valida (waza-ari o ippon) determina il vincitore.
8. Hansoku-Make Diretti
- Alcune azioni pericolose portano immediatamente alla squalifica:
- Pericolosità del collo: Tecniche che fanno cadere l’avversario direttamente sulla testa o collo.
- Tecniche di sacrificio improprie: Cadere a terra senza controllo o rotolando in modo da danneggiare l'avversario.
- Attacco alle gambe diretto: Afferrare o usare tecniche basate su prese alla gamba in modo scorretto.
9. Comportamento sportivo
- Gli atleti devono mostrare sempre rispetto reciproco. Un comportamento antisportivo, come rifiutare di stringere la mano o non rispettare l’arbitro, può comportare penalità gravi.
10. Controllo della sicurezza
- La Federazione Internazionale di Judo (IJF) pone un forte accento sulla sicurezza. Le tecniche che possono causare danni all’atleta sono regolarmente riviste, e nuove regole sono introdotte per garantire che il Judo rimanga uno sport sicuro.
Le regole del Judo per il 2024 cercano di rendere lo sport più dinamico e sicuro, incoraggiando azioni tecniche, limitando le difese negative e premiando gli atleti che cercano costantemente di attaccare e proiettare i loro avversari.